Sabato 23 marzo ore 21:00
PMT – Paul McCartney Tribute Band
Il primo Tributo acustico in Italia, nato per rendere omaggio ad un genio della musica contemporanea internazionale, Paul McCartney.
Un percorso musicale che ha inizio nei primi anni sessanta, periodo di formazione dei Beatles, per giungere con le ultime composizioni, ai giorni nostri, durante il quale verranno raccontati aneddoti e storie sui testi e sulla nascita dei brani che verranno eseguiti.
PMT, un gruppo di amici e musicisti appassionati, che si ritrovano per onorare e far conoscere l’immenso lavoro del grande Macca a volte meno noto al grande pubblico, ma non per questo meno toccante ed emozionante…anzi!
La straordinaria somiglianza vocale di Domenico De Giglio, voce e cuore dei PMT, a quella di Sir Paul, valorizza ulteriormente la classe compositiva dell’autore, portando gli ascoltatori a gustarne tutte le sfumature.
Uno spettacolo coinvolgente, raffinato, intimistico, ricco di diverse atmosfere e pieno di riferimenti riconducibili ai “tanti Paul”, non tutti, racchiusi in ciascuna delle canzoni che verranno proposte.
Il pubblico presente in sala, sarà coinvolto in un susseguirsi di ricordi ed emozioni che sembreranno………far dimenticare il tempo……
Domenico De Giglio – voce e chitarra Roberto Bollani – basso Carlo Zerri – tastiere – Pier Francesco Tarantino batteria
BIGLIETTI
Sabato 16 marzo ore 21:00
Domenica 17 marzo ore 15:30
Compagnia teatrale “Amici di Gastone”
Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina. Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo. Michele viene fortunatamente fermato in extremis dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.
BIGLIETTISabato 9 marzo ore 21:00
Concerto finale, risultato di un workshop di canto Gospel diretto e guidato da Joel Polo Jr, cantante Gospel americano e con la partecipazione del Coro GAP Gospel Always Positive.
Un’esperienza coinvolgente da non perdere!
DAL 30 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO 2019
30-31/1 – 1/2 h. 21:00
2/2 h. 19:00
Direttamente da Broadway torna dopo il grande successo della prima stagione!
ideato e scritto da Julia Jordan / musiche e testi di Juliana Nash
Adattamento teatrale: Ario Avecone
Traduzioni: Ario Avecone, Fabrizio Checcacci, Arianna Bergamaschi, Fabio Fantini, Myriam Somma
Regia di Ario Avecone e Fabrizio Checcacci
Direzione Musicale: Cosimo Zannelli
con Arianna Bergamaschi: Sarah
Fabrizio Voghera: Michael
Ario Avecone: Tom
Myriam Somma
Martina Cenere: Il Narratore
Valentina Naselli: Libertà/Alternate Sarah
Jacopo Siccardi: Destino
Scenografie di Giuseppe Palermo
Costumi di Myriam Somma
Luci di Alessandro Caso e Ario Avecone
Aiuto Regia e Dinamica scenica: Antonio Melissa
Responsabile di produzione: Dario Matrone
Ufficio Stampa: Maria Gabriella Mansi e Silvia Arosio
Foto: Eolo Perfido, Pino Falcone
WorkinMusical su licenza di Music Theatre International (Europe)
“Murder Ballad” è un musical anomalo, il cui allestimento ha subito interpretazioni molto diverse nei vari paesi. Questo adattamento teatrale, realizzato da Ario Avecone, punta a sottolineare soprattutto il punto di vista mentale del testo.
Un vero e proprio thriller noir psicologico, dove la figura del Narratore, misteriosa quanto ambigua, si delinea in modo molto più chiaro e dove la storia sentimentale tra Tom, Sara e Michael è un mezzo di sviluppo dell’idea, piuttosto che il vero centro nevralgico della drammaturgia. Lo spettacolo si sviluppa sulle emozioni degli interpreti e sulle piccole o grandi sfumature dei loro caratteri, come una sorte di rincorsa verso la verità, in una storia fumosa come una sigaretta lasciata bruciare in un vecchio club della downtown newyorkese. Uno spettacolo “intimo” dove le sensazioni vanno vissute sulla propria pelle, e su quella degli interpreti, vere “pedine” di questa semplice ma quantomai realistica analisi sociale e psicologica.
Personaggi in cerca d’autore o in rivolta da una realtà a cui non possono sfuggire, che si ripete, ciclicamente fino alla risoluzione finale.
BIGLIETTI
Venerdì 8 marzo ore 21:00
Tutto nasce dal desiderio di raccontare in modo diverso le vittime di femminicidio, una parola che non piace a molti
Certo ne possiamo trovare altre, importante è riconoscere il fenomeno come quello che è, senza fare finta che non esista.
Abbiamo unito queste donne in un paradiso idilliaco dove fossero libere, almeno da morte, di raccontare la loro versione dei fatti. Sono mogli, ex mogli, sorelle, figlie, fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società e che hanno pagato con la vita la loro disubbidienza.
Sono dunque monologhi che nascono dalla voce diretta delle vittime, storie vere della cronaca nera, donne assassinate proprio in quanto donne, per mano di uomini, dei loro uomini.
Per rispetto alle vittime sono stati cambiati luoghi e nomi intrecciati casi e nazionalità
Purtroppo il femminicidio non conosce confini, il fenomeno si presenta in ogni latitudine e cultura con una regolarità impressionante.
SE LE DONNE POTESSERO PARLARE vuole dare voce a chi ha parlato poco o è stata poco ascoltata nella vita, con la speranza di infondere coraggio a chi può ancora fare in tempo a salvarsi.
BIGLIETTI
Giovedì 7 marzo ore 21:00
Concerto dei Syndone
Spettacolo multimediale di musica, canzoni e immagini contro la violenza sulle donne, la performance dei Syndone proporrà interventi videoregistrati di attrici, coreografie, immagini di videoarte sul maxischermo alle spalle dei musicisti durante e tra i singoli brani, tutti dedicati alla figura della donna nella storia e nella contemporaneità.
Un luogo dell’inconscio all’interno del quale tornano le eroine del passato, la violenza dei loro drammi e dove si vuole sognare e provare una catarsi, un’evoluzione della misoginia stessa nascosta in ognuno di noi.
Lo spettacolo si aprirà e si chiuderà con il video di un’attrice, una sorta di collegamento esterno con “la donna” che potrebbe essere la comune coscienza femminile, ma anche rappresentare un ponte tra la storia e il mondo di oggi.
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Domenica 3 marzo 2019 – ore 16:00
Associazione “Cuori con le Ali”
Aladdin è un giovane briccone che vive alla giornata in quel di Agrabah. Jasmine, invece, figlia del Sultano, soffre la noia della vita di palazzo e decide di evadere per un giorno. I due si incontrano e scocca la scintilla d’amore ma il consigliere del Sovrano, Jafar, bramoso di salire al potere, ostacola in tutti i modi i due giovani: infatti una lampada magica è necessaria perché Jafar possa portare a compimento il suo piano e dato che solamente Aladdin può procurarla, compie ogni malefatta per potersene impossessare. Il Genio che abita nella lampada, però, può esaudire solamente tre desideri di chi la strofina quindi la lotta, tra bene e male, per chi sarà il fortunato “padrone” è serrata!
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Venerdì 1 marzo ore 21:00
Sabato 2 marzo ore 21:00
Compagnia Teatrale OLTREUNPO’ con il patrocinio di Amnesty International Italia
ideato e diretto da Marco Oliva
scritto dalla Compagnia Teatrale Oltreunpo’
con Martino Iacchetti, Michela Marongiu, Elena Martelli, Manola Vignato
“Resistenze” è uno spettacolo teatrale che si interroga su che cosa vuol dire “resistere” oggi.
Oggi che la democrazia e i diritti sembrano garantiti, oggi che siamo così liberi, a cosa dobbiamo resistere?
A chi abbiamo delegato il nostro pensare? Qual è il ruolo di un semplice cittadino in quest’era globale?
Siamo tutti cittadini del mondo, ma abbiamo dimenticato che il mondo è fatto di centimetri di terra, di acqua, di aria. I padri della Resistenza lo sapevano bene quando, insieme alla nostra cultura e agli ideali di libertà, difendevano con la vita le nostre colline e le nostre città.
L’essere partigiani ci rimanda alle strade, alle piazze, ai luoghi di ritrovo. Oggi non si prende parte, oggi non si partecipa, oggi si condivide virtualmente da soli; tuttavia, i luoghi che abitiamo, ma che non viviamo, diventano facile preda di invasori invisibili che sfruttano ogni tipo di risorsa.
Siamo forse consapevoli che questo accade nei paesi lontani (si prendano ad esempio le ultimissime vicende dell’Honduras, dove di ecologia si muore, o della Nigeria, dove il petrolio uccide). In quei luoghi come altrove le grandi multinazionali distruggono la vita di intere comunità che, pertanto, talvolta sono costrette a migrare, perché in quelle terre inquinate e devastate non hanno possibilità di futuro e perché quel legame che univa gli abitanti all’ambiente è stato brutalmente reciso. Siamo però meno consapevoli che tutto questo accade anche qui, dove quel potere occulto sembra imporci un’unica idea di sviluppo che è sinonimo di sfruttamento, sia dell’ambiente sia dell’uomo e del suo lavoro; un lavoro che oggi è sempre più sinonimo di ricatto. Si lavora in luoghi pericolosi per la salute, e spesso vi si vive.
Forse ci riteniamo immuni se i nostri paesaggi, i nostri mari, le nostre colline, i nostri cieli vengono danneggiati; ma quanti uomini devono morire di inquinamento prima che i nostri geni si adattino ad un ambiente malsano?
Lo spettacolo “Resistenze” vuole essere un momento di condivisione attiva, di partecipazione tra persone, per ricordarci che la libertà è un diritto, ma la libertà di fatto è una conquista che non può essere data per scontata.
Come compagnia arriviamo a questo spettacolo avendo maturato in questi ultimi anni l’esperienza di un teatro inteso come una possibilità di azione reale, oltre che di sensibilizzazione e informazione. La genesi e l’evoluzione di “Resistenze” arrivano dopo la messa in scena di due lavori precedenti: lo spettacolo “Oltrepossiamo – Tragicomica Oltrepadana”, che ha visto una partecipazione di oltre 2000 spettatori e ha sostenuto una battaglia, alla fine vinta, contro la realizzazione dell’Inceneritore di Retorbido (nell’Oltrepò pavese) e “Oltrepossiamo 2 – Una comunità che partecipa”, spettacolo che decide di aprirsi alle diverse e tante questioni ambientali urgenti.
Nel 2018 ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia con la seguente motivazione “per il coinvolgente intreccio fra storie di tempi e luoghi diversi, che ci ricorda l’importanza della memoria da tributare ai difensori dei diritti umani, ovunque nel mondo”
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Sabato 23 febbraio ore 21:00
The Greenlight Blues Band
Cento anni della musica…che ha cambiato la musica
Concerto con narrazione sulla grande madre della musica moderna.
Voce narrante Nadia Del Frate, chitarra Enzo Carbonello, sax Cleo Tucci, basso Artemio Gallina, batteria Roberto Botturi, voce Giulia Iacono, voce e tromba Marco Guerzoni (primo Clopin del Notre Dame de Paris)
Un racconto dei cento anni di storia della musica, dai tempi della schiavitù ad oggi. Un intreccio di musica e parole, con l’impatto sonoro e le esecuzioni di un concerto ricco di assolo di chitarra, sax struggenti, ritmi che portano a ballare, uniti da una narrazione evocativa con cambi di atmosfera che divertono o commuovono usando alternatamente il suono o la parola, attraverso la poesia.
Nel concerto si contano una ventina di brani selezionati partendo dai suoni delle origini fino all’epoca del Funky e del Boogie, da Robert Johnson a Hendrix, da Billie Holiday al Blues Bianco moderno di Stevie Ray Vaughan, da Eric Clapton ad Aretha Franklin fino a rendere omaggio ai Pink Floyd, nati come band di Rythm’n’Blues.